Il libro “La biologia delle credenze” di Bruce Lipton
Pochi giorni fa un’amica psicoterapeuta mi ha detto che tutti i nostri comportamenti hanno una finalità. Tutti noi agiamo in base a scopi e credenze che guidano le nostre azioni, in maniera più o meno consapevole. Non si tratta solo delle credenze con la C maiuscola, come ad esempio le credenze religiose o le convinzioni basate sulla nostra moralità o sulla nostra visione della vita. Anche i nostri schemi emotivi e comportamentali hanno come basi alcune credenze che potremmo definire “biologiche”, cioè convinzioni e costrutti di pensiero che abbiamo consolidato in base alle nostre percezioni dell’ambiente e delle situazioni che abbiamo vissuto. La stessa situazione di vita (ad esempio, l’affidamento di un prestigioso incarico lavorativo con un lauto aumento di stipendio) può essere vissuta in maniera antitetica da due persone che hanno credenze diverse riguardo all’affrontare le incognite di una nuova sfida.
Il concetto di “credenze biologiche” ha fatto riaffiorare nella mia memoria il libro “La biologia delle credenze” di Bruce Lipton, che lessi una quindicina d’anni fa. Bruce Lipton è nato nel 1944 negli Stati Uniti, è un noto biologo cellulare famoso anche per la sua opera di divulgazione attraverso libri, media e conferenze. Nel libro Lipton riesce a spiegare in maniera semplice il meccanismo attraverso il quale la cellula decodifica i segnali ambientali captati attraverso la membrana cellulare e produce le proteine necessarie alle proprie esigenze biologiche, attivando il DNA. Nella descrizione di questo meccanismo, Lipton pone un forte accento sul fatto che l’intelligenza sta nella membrana cellulare che, a seguito della percezione dei segnali dell’ambiente esterno, attiva di conseguenza il DNA. Quindi il nostro destino biologico non è determinato dal DNA, ma è influenzato principalmente dalle nostre percezioni. Questo è il principio di base dell’epigenetica: il risultato dell’attività dei nostri geni non dipende unicamente dal nostro DNA, ma dalla modalità con cui è stato attivato, che dipende dall’interpretazione (percezione) dei segnali captati dalla cellula. A livello pratico, l’epigenetica si occupa di approfondire:
- L’influenza dell’ambiente e degli stili di vita nello sviluppo e nel decorso delle malattie
- La modalità con cui le trasformazioni epigenetiche modificano il DNA e vengono trasmesse alle generazioni successive
- La reversibilità dei meccanismi epigenetici
Bruce Lipton può essere considerato uno dei pionieri dell’epigenetica, che è ormai diventata una disciplina molto importante. Riporto un estratto, tradotto dall’inglese , dell’articolo “Come l’epigenetica influenza le malattie umane” pubblicato sul sito dell’European Journal of Internal Medicine:
… La primissima definizione di epigenetica era “epigenesi”, un termine tratto dal greco antico che significa “al di sopra dei geni” e fu coniato dal biologo britannico Conrad H. Waddington nel 1942, successivamente trasformato in epigenetica: la disciplina che sta rivoluzionando la nostra comprensione della regolazione genica, dell’ereditarietà e della biologia e medicina moderne.
… La genetista americana Barbara McClintock … ha fornito prove della natura dinamica del genoma, ma ha anche accennato all’esistenza di complessi meccanismi di regolazione genica che andavano oltre il dogma centrale della biologia molecolare: DNA→RNA→proteine. In riconoscimento delle sue scoperte, McClintock è stata insignita del Premio Nobel nel 1983. Il suo lavoro … ha contribuito in modo significativo allo sviluppo dell’epigenetica nel suo complesso.
Il libro contiene inoltre una seconda parte molto interessante, che è quella che mi ha affascinato di più. Ragionando profondamente sul meccanismo epigenetico, Lipton argomenta la propria contrarietà al paradigma darwiniano della sopravvivenza del più forte, basandosi sulla convinzione che l’evoluzione sia guidata dalla collaborazione tra gli esseri viventi.
Se ci pensiamo bene, ogni individuo è una comunità armoniosa e cooperante di circa 50.000 miliardi di cellule. Quale forza sostiene questa collaborazione armoniosa? Lipton identifica questa forza biologica unificante con l’amore, che quindi non è solamente un sentimento a se stante o un’emozione romantica, ma l’effettivo substrato che alimenta la nostra vita.
I libri e l’attività di Bruce Lipton sono per me un bellissimo esempio di ponte tra Scienza e spiritualità.
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