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Qualche settimana fa un’amica mi ha parlato dei genitori elicottero.
“Che cosa significa?” le ho chiesto incuriosito.
Il paragone con l’elicottero ha un duplice significato. Da un lato la tendenza a sorvegliare e controllare costantemente la vita del figlio, come un elicottero da ricognizione; dall’altro, gli interventi atti a sottrarre il figlio da situazioni di difficoltà o sofferenza, proprio come accade in un soccorso con elicottero nel quale la persona viene prelevata ed allontanata dal pericolo. Questo può accadere in un qualsiasi ambito in cui il genitore vuole evitare al figlio non solo possibili fallimenti o sconfitte, ma anche situazioni difficili da gestire.
Questo tipo d’intervento è animato dalla sincera e naturale intenzione di proteggere il proprio figlio, ma è opportuno che non diventi un’abitudine e che venga attuato solo nei casi appropriati. Infatti, se applicato in situazioni che normalmente un bambino o un adolescente dovrebbe affrontare da solo, diventa un atteggiamento eccessivamente protettivo che rischia di ostacolare il sano sviluppo del figlio. Non lo aiuta a crescere nella propria capacità di affrontare autonomamente i problemi e le difficoltà, e può creare le basi per una scarsa autonomia decisionale.
Fare il genitore con saggezza è un compito meravigliosamente complicato. A questo proposito lascio al lettore le illuminanti parole di Kahlil Gibran nel libro “Il profeta”, un meraviglioso testo del 1923 che è stato tradotto in circa cinquanta lingue ed è stato letto da milioni di persone nel mondo. E’ stato pubblicato per la prima volta nel 1923 dall’editore Knopf.
Nella capitolo dedicato ai figli, leggiamo.

I vostri figli non sono figli vostri…sono i figli e le figlie della forza stessa della Vita.
Nascono per mezzo di voi, ma non da voi.
Dimorano con voi, tuttavia non vi appartengono.
Potete dar loro il vostro amore, ma non le vostre idee.
…
Voi siete l’arco dal quale, come frecce vive, i vostri figli sono lanciati in avanti.
L’Arciere mira al bersaglio sul sentiero dell’infinito e vi tiene tesi con tutto il suo vigore affinché le sue frecce possano andare veloci e lontane.
Lasciatevi tendere con gioia nelle mani dell’Arciere, poiché egli ama in egual misura e le frecce che volano e l’arco che rimane saldo.

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